Che piacere ritrovare Bruno Belissimo in otima forma, per niente appesantito da questi anni di successo e di live … è sicuramente il canadese a cui vogliamo più bene. Il divano non fa per lui e conoscendolo sappiamo quanto sarà impaziente di tornare a salire e scendere dal palco con il suo basso, lo stato di forma rimane comunque ottimo e lo si ascolta più che vedere. Nelle nove tracce di “Tucker” ci sono tutti i luoghi comuni di un frequentatore della discoteca, abbastanza tamarro e fastidioso (e ben rappresentato dalla matita di Davide Patrignanelli), ma soprattutto c’è tutto il synth pop e l’italo disco che Bruno Belissimo nel corso dei suoi tre album ha modellato e perfezionato, fino ad ottenere una miscela con il funk che è ormai un marchio di fabbrica. Ascoltate e nel frattempo Bruno vi racconta senza asciugarvi troppo il track by track, un po’ di aneddoti da quello che a noi piace chiamare il backstage dell’album.