Marco Giongrandi è diplomato in jazz nei conservatori di Bruxelles e Milano, è chitarrista e banjoista in gruppi internazionali: Hendrik Lasure Warm Bad, Kettle of Kites, Martha Moore, Dear UncleLennie, ANK, e altri ancora, infatti nel disco non è solo, si avvale della collaborazione di Hendrik Lasure, Casper Van De Velde, Soet Kempeneer. “When birds call in the darknes” esce oggi 10 Ottobre, un disco di 8 tracce, ogni traccia dipinge allo stesso tempo una storia e un paesaggio. Volti, immagini e ricordi si accumulano nella vita come nei racconti di Marco, concepiti attraverso un percorso che parte da una scrittura profondamente poetica. Giongrandi canta la quotidianità in stile Nick Drake ma anche un po’ Julia Holter o Daniel Rossen. La sua voce è avvolta da una o due chitarre, a volte un banjo, un pianoforte, dei synth, un contrabbasso, una batteria, delle campane, e la musica è stata concepita per essere il più semplice e acustica possibile, registrata con quattro strumenti nella stessa stanza. Ballate morbide e atmosfere dai toni folk in grado di emozionare e scaturire sensazioni e sentimenti forti. Dietro c’è lo zampino di Artist First e Costello’s Records.
