Collezionista di macchinari vintage e apparecchiature elettroniche che ha pubblicato decine di cassette in edizione ultra-limitata tra una ristretta schiera di adepti e diventate presto un culto. Primo Zanasi questa volta però ci spiazza e si discosta nettamente dalle sue precedenti uscite per approcciare territori a lui del tutto inediti. Il disco infatti è stato realizzato interamente utilizzando due sintetizzatori modulari dalla possibilità piuttosto limitate e caratteristiche: Plumbutter e Cocoquantus della Ciat-Lonbarde di Peter Blasser. Sperimentando ne è uscito qualcosa che forse sta a metà tra Ambient e Techno, ma che ricorda soprattutto certa Library Music italiana degli anni Sessanta: nell’approccio ironico e funzionale alla sperimentazione – che non è mai fine a se stessa – e in un’attitudine molto “pratica” alla musica. Secondo Primo Zanasi questo è il suo disco più intimo, le precedenti pubblicazioni e le produzioni si avvicinavano più alla sfera Hip Hop, non a caso ha già lavorato con artisti come Dj Gruff. Ascolta l’album e ordina la cassetta via Spalato Wyale.