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Pioneer DJ/AlphaTheta ha iniziato a realizzare documentari nel 2016 per portare l’attenzione sugli attuali problemi della scena della musica elettronica da una prospettiva esclusiva e neutrale. Gli argomenti precedenti includevano la salute fisica e mentale degli artisti, l’impatto positivo e negativo dei social media sul settore, e l’esperienza che gli artisti hanno vissuto durante la pandemia.
In “The Evolution of Ibiza”, i produttori e registi Dan Tait e Laurence Koe esplorano l’impatto della commercializzazione sull’isola con l’aumento folle dei prezzi, e si pone la domanda per quanto potrà durare questa situazione che già spaventa alcuni addetti ai lavori meno allineati a questo trend che poi si ripercuote anche sul costo della vita per i lavoratori e gli abitanti dell’isola. Dopo una prima parte dove le testimonianze ripercorrono i vecchi tempi e le origini della vita mondana, si aprono le riflessioni fatte dai promoter, abitanti locali, autorità e DJ che hanno visto Ibiza evolversi nel corso dei decenni, inclusi Carl Cox e Norman Cook, insieme ad artisti come Franky Wah e Chloe Caillet, che rappresentano la nuova generazione della scena. Il documentario cerca di rispondere a questa domanda: Ibiza può restare fedele alle sue radici e offrire una scena sostenibile aperta a tutti? O rischia di diventare una destinazione di lusso riservata solo a pochi? A tal proposito ad esempio c’è chi come Kolsch si augura un futuro per l’isola aperto a tutti come è sempre stato:
“Spero di cuore che Ibiza trovi la giusta via di mezzo per poter ospitare tutti, perché è stato sempre così. C’era posto per Freddie Mercury, ma c’era spazio anche per gli hippy delle Baleari che vivevano sulla spiaggia. E penso che questa sia la vera bellezza di questo posto. E questo dovrebbe valere anche per i club. Dovrebbe esserci spazio per i diciottenni che vengono per la prima volta… e dovrebbe esserci spazio per gli ultra-VIP che spendono grandi somme di denaro come desiderano”.
Kölsch, DJ/Producer
Kölsch, DJ/Producer
