La prima volta era il Novembre del 1994, ora 30 anni dopo l’album è stato rimasterizzato dai nastri originali, ricordandoci la grandezza di Plastikman. Hawtin stava rapidamente diventando famoso per le feste che organizzava nell’area di Detroit, in magazzini fatiscenti a cui far tremare i pavimenti, ma a differenza di quelle esperienze l’introverso Musik era orientato verso la mente, riconfigurando i contorni dell’acid house in suoni scarni e suonando disorientantemente lento. Il momento clou dell’album si sa è l’epica “Plastique”, 13 minuti in cui un paio di linee acide e il suono della 303 rigido e ultraterreno creano il capolavoro. Un album tra i 95 e 110 BPM che dimostra come Hawtin amasse sia la follia del rave sia l’introspezione più solitaria, dove la scarica della techno confluisce nell’ambient, tracciando un nuovo percorso da seguire per generazioni future. Eccolo di nuovo QUI in doppio vinile disponibile trent’anni dopo di nuovo per tutti.
