Ci sono le parole e l’esperienza dei Cold Cut e Dj Food ad impreziosire questo libro, interviste, aneddoti e citazioni dei capi di Ninja Tune, ma anche James Lavelle, Charlie Dark, Luke Vibert, Mark Pritchard, Flying Lotus, Georgia Anne Muldrow, El-P, Hudson Mohawke, Kode9, Prefuse 73, Anti Pop Consortium, Dabrye, Waajeed, Tekilatex, Ghislain Poirier, Kutmah, LuckyMe, Benji B, The Bug e altri raccolti da Laurent Fintoni che aferma di avere iniziato l’opera di raccolte circa dieci anni fa. Laurent ha cominciato a scrivere di musica nei primi anni 2000 per Fact, The Fader, Red Bull Music Academy e altri ancora. Tour manager per diversi artisti poi A&R per alcune etichette indipendenti conosce molto bene e da vicino tutto quello che ruota intorno alla scena.
“I hope it can do some justice to the vibrancy and importance of the culture it seeks to celebrate and its people.”
In quegli anni, i primi del nuovo secolo, la musica cambiò radicalmente, nuovi metodi per realizzarla, nuove attrezzature e nuovi luoghi tra cui la “cameretta”. Da li una generazione di musicisti fino a quel momento sconosciuta e chiusa tra le mura di casa uscì allo scoperto rivoluzionando suoni e modo di promuoverli… andare in studio non era più strettamente necessario. Una storia dell’hip hop strumentale e delle molteplici sfumature elettroniche avvenute nel corso degli anni che per chi è patito del genere e scaltro con la lingua inglese può sicuramente pensare di mettere nella sua libreria. Puoi ordinarlo QUI via Velocity Press.