Torniamo a parlare di Giulia Impache per l’uscita dell’album “IN:titolo”. In occasione del singolo (I’m) Looking (for) Life il titolo del nostro articolo presentava Giulia come un artista “di un altro pop”, oggi ascoltando l’album abbiamo scelto di andare oltre, di non classificarlo in nessun genere. La miscela sonora è stata modificata ed è cresciuta negli anni, motivo per cui l’uscita è stata più volte rimandata, questo non è stato un problema ma al contrario ha reso il risultato finale contemporaneo e impossibile da catalogare. Nel processo di realizzazione ha collaborato con Jacopo Acquafresca e Andrea Marazzi (produzione e arrangiamento), il gusto e l’attenzione al suono che li unisce li ha portati a sperimentare e a progredire insieme, creando una sorta di folk elettronico immaginario dove si evidenziano le doti d’insegnante di tecnica vocale di Giulia. Con il canto si esprime in libertà, scardinando il canonico legame con le parole piene, e sperimentando nuovi linguaggi basati sul fonema libero da ogni legame concettuale prestabilito.
Di solito quando creo un brano prima nasce la melodia e la struttura armonica, poi penso a un tempo e, solo dopo, arrivano le parole e insieme a Jacopo arrangiamo e produciamo il tutto.
Vorrei che i testi delle canzoni che compongono il disco facciano fluttuare con semplicità chi ascolta in delle suggestioni in cui rivedersi