Film è costruito attorno a una serie di interviste registrate nell’arco di vent’anni che Michel Ciment, critico cinematografico francese ed editore di Positif, ha condotto con il regista. Kubrick non ha praticamente mai rilasciato interviste, ma con Ciment faceva un eccezione, nel 1982 Ciment pubblicò un libro basato sulle conversazioni con il regista, ma la particolarità di “Kubrick by Kubrick” sono quei rari clip audio dove arriva a dare alcune spiegazioni dei suoi film (cosa a lui poco gradita). Visionario e lontano da Hollywood, il regista per il suo carattere è stato mitizzato nel tempo già da quando era in piena attività in Inghilterra, sappiamo della sua maniacale attenzione sul set, ma nel documentario di 72 minuti si possono ascoltare alcune frasi/verità come questa in merito a Barry Lyndon e alla scelta di Ryan O’Neal come attore: “I couldn’t think of anybody else, to tell you the truth. Obviously, Barry Lyndon has to be physically attractive. He couldn’t be played by Al Pacino or Jack Nicholson”. Diretto e scritto da Gregory Monro è meno movimentato e accattivante di altri documentari su Stanley, ma per gli amanti dei film di Kubrick è sicuramente fonte per ulteriori approfondimenti… trailer dopo il salto in attesa della distribuzione.
IN “KUBRICK BY KUBRICK” QUELLO CHE NON PIACEVA AL REGISTA, SPIEGARE I SUOI FILM
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