CAMPORELLA RECORD FAIR MEETS BOSCONI RECORDS

by Marco Febbraro

Se immaginiamo l’House music, il più amato, sfaccettato e trasversale genere di elettronica in 4/4 per il dance floor, pensiamo agli Stati Uniti o all’Inghilterra dove ha avuto e continua ad avere il maggiore successo e dove si sono sviluppati svariati sottogeneri e molteplici sperimentazioni. Ma se vogliamo dargli una collocazione Italiana invece, la Bosconi Records è certamente una delle prime etichette che ci viene in mente, almeno tra quelle contemporanee. Da quasi quindici anni, incarna perfettamente lo stile House, con un’attitudine indiscutibilmente organica e pura, rispettando fedelmente i crismi che la definiscono tale, ma riuscendo a renderla fresca senza stravolgerne il gusto e la forma originale. In realtà però, se andiamo ad approfondire il catalogo, molto corposo della label Toscana, scopriamo che allo stesso tempo la Bosconi propone con molta naturalezza, molteplici divagazioni sul genere e sopratutto si impegna da sempre a scoprire e lanciare talenti preferibilmente nazionali, restando fedeli a quella definizione quasi ancestrale e fluttuante che è “underground” e che le calza a pennello. Uno dei migliori esempi per spiegare a fatti (e in musica) questo concetto è il recente “Big Mob At Manifattura Tabacchi” firmato Bosconi Gang Bang.

In sostanza alcuni musicisti e produttori in seno all’etichetta, tra cui Fabio Della Torre, Dukwa, Ennio Colaci, Herva, Mass Prod, Rufus, The Clover, con la partecipazione straordinaria di A Guy
Called Gerald si è esibita presso Manifattura Tabacchi (ex fabbrica di sigarette rinata grazie a un innovativo progetto di rigenerazione urbana) per una jam session dal vivo. Lo show è stato registrato e poi riversato opportunamente su vinile. I brani selezionati seguono l’ordine di esecuzione che si è sviluppato naturalmente in un crescendo da 130 a 180 BPM, per poi chiudersi rallentando con un take a 110 BPM. Il risultato è magico e ricco di musica che spazia dall’house cosmica fino alla jungle più liquida, il tutto legato da quella forma di improvvisazione tipica del jazz. Altro pezzo da novanta recente sulla label è l’ultima uscita di Minimono, rilasciato proprio ad inizio anno. Minimono non sono altro che Fabio Della Torre ed Ennio Colaci, ovvero fondatori e proprietari di Bosconi. I due ci hanno più volte deliziato con degli EP da “mani al cielo” ma per questo “Binary Pocket” (link2) si saranno superati? Di certo hanno messo da parte le iniezioni funk della vecchia scuola, offrendo un set di tracce nuove e più sintetiche in cui tutte le loro recenti influenze si fondono insieme in una miscela originale di electro funk, deep e proggy tech house denso di groove stretti e trame di synth viaggianti. Il nostro brano preferito è quello che apre il B side “Please Repeat”, ma non possiamo giurare che al prossimo ascolto non avremo già cambiato idea 😉

 

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