Oggi mi trovo in un luogo incredibile, un ecovillaggio in provincia di Ventimiglia: Torri Superiore.
Torri è un borgo medioevale, completamente ristrutturato negli anni 80, oggi luogo residenziale e sede di un centro culturale estremamente eterogeneo, nel quale si incontrano persone da tutto il mondo.
Un labirinto arroccato su una montagna dove ogni ingresso è collegato ad un’altro grazie ad un’intreccio di scale e vicoli strettissimi. Qui convivono due realtà: una permanente, costituita dai residenti (ad oggi circa 20) e una fluttuante formata da volontari, turisti, viaggiatori e gente di passaggio. Ed è proprio nell’incontro e nel confronto tra questi due mondi, che nascono nuove relazioni e nuove prospettive future.
A Torri Superiore gli abitanti sono una vera e propria comunità, ognuno gestisce una mansione ben specifica ma tutti sono legati da un’unico scopo comune.
L’ecovillaggio fa parte di due importanti associazioni: RIVE– rete italiana villaggi ecologici e GEN– global Ecovillage Networking, entrambe nate per mettere in comunicazione gli ecovillaggi di tutto il mondo, favorendo la divulgazione e la condivisione di uno stile di vita lento che tenga conto dei principi della sostenibilità ambientale ed economica.
Qui, quando si parla di stile di vita lento, si intende (per me che arrivo dal nord) MOLTO LENTO.
La comunità convive insieme stabilmente da più di vent’anni; la vita sociale è intensa, ogni nucleo familiare ha una propria abitazione, ma spesso si usa mangiare insieme nei locali comuni. La comunità si incontra una volta alla settimana e prende le proprie decisioni con metodi decisionali orientati al consenso, fondati sulla responsabilità di tutti i membri per evitare spaccature tra una possibile maggioranza o minoranza.
Un metodo in realtà molto complesso perchè richiede una forte disponibilità al dialogo e all’ascolto reciproco.
Il progetto di recupero di Torri Superiore è nato nel 1989, con lo scopo di far rinascere il borgo secondo fini culturale e residenziali, per dar vita ad un modello sociale improntato sulla sostenibilità ambientale e il rispetto reciproco. Gli interventi di ristrutturazione iniziati nel 1994 hanno visto la conclusione nel 2015, anno nel quale sono stati progettati gli ultimi alloggi privati e il centro ricreativo.

from @natworking
Come sono finita qui? Grazie al programma Nat.working, un’associazione di promozione sociale che promuove lo sviluppo locale e lo slow turism nelle aree extra urbane. L’associazione grazie alle loro iniziative, fa si che si possa creare una rete di persone e una comunità che vuole migliorare il suo stile di vita, il tempo libero ma soprattutto le relazioni individuali e sociali.
Un team variegato unito da un’unica passione: realizzare progetti ah hoc per piccole comunità, attraverso progetti di rigenerazione urbana e sviluppo locale, nelle aree montane del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aosta.
La loro idea di progettazione è principalmente quella di riattivare spazi per chi ha la possibilità di lavorare da remoto e che vuole allontanarsi dalle grandi città per trovare luoghi ibridi e spazi di aggregazione e confronto. Insomma… eccomi qui!
Nella pace più assoluta, immersa nella natura, in un luogo dove dedicare tempo al lavoro ma anche a me stessa, scoprendo un nuovo territorio, nuove culture, respirano un’aria diversa e cercando di instaurare nuove relazioni e nuovi rapporti.
Ringrazio dunque Nat.working per aver reso tutto ciò possibile, ma soprattutto per promuovere progetti di welfare di prossimità ed innescare processi di sviluppo locale, nei quali la sostenibilità diventa anche economica.
Torri Superiore è un posto adatto a tutti, ma soprattutto per chi è attento all’ambiente ed è interessato a come funziona un eco-villaggio e al perché si può definire tale.
Qualche piccole tips:
- il paese è stato ristrutturato interamente con i materiali originari
- tutti i rifiuti organici vengono compostati nei loro orti, per poterli concimare attraverso una modalità completamente organica.
- Altre tips? Vi tocca venire a trovarli per scoprirle!
P.s. Ed anche qui nell’inverno del 2021 è nato un progetto di residenza d’artista, chiamo Tell us. Gli artisti coinvolti, Marguerite Kahrl e Emanuele Marullo, hanno vissuto contemporaneamente a Torri Superiore, lavorando a contatto con la comunità residente e portando avanti la loro ricerca senza mai dimenticarsi di far parte di un insieme comune.
Quindi che dire… Torri Superiore vi aspetta a braccia aperte.