
“Maestra sofferente”, Gaetano Pesce, Piazza Duomo Milano, 2019
Scrivo questo post un po’ al volo, tra un treno e l’altro. Spero che tu lo legga la mattina presto prima di iniziare la giornata, o la sera quando devi staccare dalla confusione. Sei mai stata/o al Fuorisalone di Milano durante la settimana del design? Per me era la prima volta, te la racconto così:
Che cos’è il Fuorisalone?
Una serie di eventi dislocati in diverse zone di Milano, in concomitanza con l’evento più ufficiale del Salone internazionale del Mobile. Durante la Design Week, enti privati e pubblici mettono a disposizione le loro idee migliori, le realizzano in modo impeccabile, e promuovono chi sono e in cosa credono attraverso esposizioni ed esperienze.
Infatti, sono quasi tutti eventi in cui il visitatore è chiamato ad essere il protagonista e a vivere l’interattività del momento.
Nel Fuorisalone, il design viene promosso attraverso una serie di performances e di installazioni sparse sul tessuto urbano, coinvolgendo interi distretti: zona stazione centrale, zona Brera, via Tortona, l’Università Statale, etc. Il design esce così dai suoi spazi convenzionali (come atelier e studi) per avvicinarsi ad un pubblico più ampio attraverso metodi di coinvolgimento non classici – un’ispirazione continua per chi come me sta muovendo i primi passi in questo settore!
Uno dei modi in cui l’evento si avvicina all’ampio pubblico è sicuramente Instagram (dove sembra una lotta alla stanza più “instagrammabile”). Quindi colori accesi, disposizione impeccabile, pulizia, luci e interattività sono le caratteristiche principali messe a punto dai brand per assicurarsi il successo sui social (ricorda un po’ 29Rooms in questo).
Classifica degli eventi più fighi del Fuorisalone:
1. PALAZZO VERSACE

Palazzo Versace, Fuorisalone, 2019
Al primo posto Versace Home in collaborazione con l’interior designer Sasha Bikoff e l’artista Andy Dixon. Il brand ci propone un’oasi creativa dove colori fluorescenti, luci led e moquette variopinte ti trasportano in un vibe tutto newyorkese. L’ecletticitá degli arredi è davvero sorprendente: dalle sedie ruotanti al letto matrimoniale colore Barbie tutto sembra rievocarci uno stile pop luxury, radicalmente opposto all’idea del “quadrato bianco” come stile espositivo. All’interno dell’appartamento di Via Gesù colpiscono anche le camicie di dimensioni giganti (ovviamente firmate Versace) che calano dal soffitto e sfiorano le palme sottostanti in quest’atmosfera color pastello- un sogno contemporaneo!

Palazzo Versace, Fuorisalone, 2019
2. A PIECE OF SKY
Al secondo posto l’installazione “A piece of sky” creata dal designer Stephan Hürleman in uno spazio buio e abbandonato dei vecchi magazzini della Stazione Centrale. L’opera esplora diverse dimensioni prospettiche e spaziali; ti offre la possibilità di poter ascoltare il suono della rotazione terrestre registrato dalla NASA e codificato in modo da essere percepito dall’orecchio umano. Una visione poetica del nostro vivere: ti trovi di fronte ad una sorta di imbuto esagonale aperto, nel quale poter entrare e diventare parte effettiva dell’opera. Puoi anche premere un comando a pavimento per cambiare il colore riflesso sulla superficie della struttura a tuo piacimento. La luce ti avvolge e ti permette di sfiorare i limiti del cosmo.
3. PLEASURE & TREASURE

Pleasure & Treasure, design austriaco
c/o Stazione Milano Centrale – Sala Reale , Fuorisalone, 2019
Al terzo posto metto un’opera che io stessa ho scoperto attraverso i social. Fa parte della mostra nella misteriosa sala reale dei Savoia, nella stazione centrale di Milano, che presenta mobili di arredo di Advantage Austria. Se fosse solo così non ci sarebbe nulla di strano, sarebbe una “banale” esposizione… eh, invece no. Ad aspettarti c’è un’esperienza a forte impatto scenografico: per vedere gli arredi devi immergerti in una “piscina” di petali di carta che in certi punti arrivavano fino all’altezza delle ginocchia. Ho trovato l’idea assolutamente geniale, anche a livello comunicativo: perfetta per foto e video (come la piscina del Museum Of Ice Cream di Los Angeles), ai lati questa vasca di carta bianca una scenografia rosa confetto incorniciava l’esperienza. Un vero e proprio tuffo nel design.
4. LOUIS VUITTON

“Bulbo”, fratelli Campana per Louis Vuitton, Palazzo Serbelloni, 2019
Il quarto posto della classifica va alla sensazionale esposizione curata da Louis Vuitton che ha invaso Palazzo Serbelloni con i suoi Objets Nomades. Una mostra floreale, anche questo un sogno!
La stanza che decisamente ho preferito è quella che esponeva “Bulbo”: una seduta che ti accoglie come se fossi nel bozzolo di un fiore. Da vedere sembrava molto comoda, ma poi sarebbe stata da provare…
5. CASA ZIP

“Casa Zip”,Alex Chinneck, Via Tortona, Fuorisalone, 2019
Infine… la “Casa zip”, situata in zona Tortona. Questa la devi aver già visto girare sui social perché è diventata una delle opere più fotografate dell’intero evento! Realizzata dall’artista inglese Alex Chinneck, è un’opera dalle dimensioni imponenti che presenta uno squarcio su uno degli edifici dell’Opificio 31. Anche l’interno presenta una serie di aperture zip, ormai diventate il marchio estetico dell’artista, nel pavimento in cemento e nelle pareti in pietra, da cui fuoriesce una luce che cambia continuamente colore. È un’opera che ci sconvolge, trasformando la nostra percezione dell’ordinario in straordinario. È come se l’opera stessa ti chiedesse di guardarla con occhi diversi, di accogliere il cambiamento e abbandonare la visione convenzionale della vita.
La giornata a Milano, sotto l’acquazzone, è finita con uno Spritz Campari in Galleria Vittorio Emanuele (che non mi sarei mai concessa, se non che… dovevo pur brindare all’essere sopravvissuta a Milano durante il Fuorisalone, giusto?!). E poi… hai mai visto le sfumature meravigliose di uno spritz? Un’opera d’arte nelle tue mani per 5euro praticamente! Anzi… 15 perchè è Milano!
Francesca Rossi,
@OTTNProjects #Brilloblog