Il 30 Ottobre Shigeto ha sganciato “Intermission” via Ghostly International, il batterista quindi rimane in famiglia per un lavoro che come lui stesso afferma collega passato, presente e futuro. Le drum machine e i synth quelle sono sempre il punto di partenza, i tempi della New school of Jazz di NYC sono più lontani, Londra una parentesi che si è chiusa, oggi è Detroit dove ha deciso di realizzare casa e studio insieme. Tutto quello che c’è stato in mezzo, soprattutto negli ultimi due anni, sono in questo EP: le città in cui ha vissuto, gli strumenti da cui è passato, la semplicità nel vivere la musica e il concetto di produzione musicale. Abbiamo assistito nel 2013 ad un live di Shigeto durante il tour lunghissimo di “No Better Time Than Now”, percepisci la leggerezza nel fare musica di Zach Saginaw, le pause tra le tracce con i sorrisi, il bicchiere bevuto in mezzo al pubblico prima di salire sul palco, il saluto a fine concerto…anche “Intermission” è così, più facile di quello che credi, è la vera forza e bravura di Saginaw, leggerezza e semplicità senza troppe menate della serie “alla ricerca del sacro suono”, forse per questo ha il merito di riunire con la sua musica un pubblico che arriva da ascolti e gusti differenti.
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