NIGHT MOVIE – “SORCERER” E I TANGERINE DREAM

by Billy Bogus
Dopo la pausa estiva il ritorno della mia rubrichetta (rubrichétta da pronunciare con accento milanese, please!) è dedicato a una gemma misconosciuta nonostante il discreto budget di ventidue milioni di dollari stanziato per girarla: gemma che quest’anno compie quarant’anni, come il sottoscritto, dunque il processo di identificazione goes deeper and deeper…
Parliamo del film SORCERER – il Salario della Paura condotto dal nostro amato William Friedkin (L’esorcista, L’Albero del Male) e ispirato al capolavoro dell’altrettanto amato Henri-Georges Clouzot (I Diabolici, Legittima Difesa) che nel lontano 1953 ne girò una prima versione chiamata Vite Vendute.
Entrambe le pellicole sono tratte dall’omonimo romanzo di Georges Arnaud Le salaire de la peur del 1950; l’unica differenza, a parte il distacco temporale, è che la prima è una produzione italo-francese, cosa di cui andare fieri, trattandosi di un film eccelso che stacca di gran lunga Il remake di Friedkin.
Tuttavia, nonostante questo dettaglio,  SORCERER è un lungometraggio da ripescare a tutti i costi, sia per il plot “darkuso che si svolge in un non-luogo come Porvenir (località dimenticata da Dio e dagli uomini situata in america centrale), sia per la capacità di Friedkin di addentrarsi nell’oscurità, tanto paesaggistica quanto legata alla disperazione umana, attraverso il suo stile ricco di meravigliose imperfezioni (per capirci, rispolverate le stranezze e i chiaroscuri del suo Vivere e Morire a Los Angeles).
La storia narra di Jack Scanlon (Roy Scheider), gangster di piccolo taglio newyorkese, che viene esiliato insieme ad altri delinquenti nella sperduta cittadina di Porvenir, e relegato a lavori di fatica finalizzati a pagare il proprio “riscatto” sociale e politico, cosa che sembra destinata a non avverarsi, naturalmente.
Un bel giorno un manipolo di rivoluzionari dinamitardi fa esplodere un pozzo petrolifero causando la crisi dell’economia locale e tra i mercenari vengono arruolati provetti conducenti per guidare due camion carichi di potente esplosivo destinato al pozzo: inutile dire che tra i candidati ritroviamo anche il nostro anti-eroe Jack.
La dinamite è assai precaria, una qualsiasi buca può farla saltare, e il viaggio è piuttosto lungo: ecco dunque un bel mix di paranoia e tensione pronto, appunto, ad esplodere in faccia a noi sventurati (ed anche un tantino nostalgici) spettatori.
La regia carica suspence su suspence ad ogni fotogramma e il finale è un viaggio lisergico di un uomo che non ha più nulla da perdere, se non la vita.
Sfida contro la natura e contro l’uomo, riscatto, amicizia (nonostante le circostanze) sono temi sprigionati da questo film in maniera febbrile e il tutto è portato all’estremo da una colonna sonora a cura dei magistrali Tangerine Dream che ricamano ogni istante malarico con gorgheggi sintetici, arpeggiatori martellanti e un mood acido nel senso più sostanziale del termine.
Nonostante la corposa produzione dell’epoca SORCERER risulta oggi un film opaco, poco popolare, e non è così semplice recuperarlo in DVD. La colonna sonora invece è stata recentemente ristampata in formato CD, anche se noi pippaioli consigliamo sempre le spoglie viniliche, e qui Discogs può accorrere in vostro aiuto come sempre.

Concludo con un pizzico di orgoglio: nella precedente puntata di Night Movie abbiamo parlato di Nikita e della soundtrack a cura di Eric Sierra, poi è successo che proprio un brano di questa OST è finito in una nota compilation ibizenca di questa estate e nei mix di un sacco di Djs, cosiddetti, balearici.
Speriamo dunque di portare fortuna anche ai nostri beniamini teutonici anche se, no, i Tangerine Dream non hanno bisogno di presentazioni, ne tantomeno di rivalutazioni.
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