LANDWORKS

Una nuova miniera culturale

by Francesca Rossi Minelli

Progetto MAR

Come la scorsa settimana, anche in questa mi ritrovo con una bassa dose di entusiasmo e di positività, nei confronti di tutto.
L’unica via che mi permette di avere pensieri positivi è quella di conoscere realtà che fanno della cultura il loro pane quotidiano.

Per questo oggi siamo diretti in Sardegna, per parlarvi di un’associazione culturale che, dal 2011, opera in un’ex borgo minerario posto a nord dell’isola, in provincia di Sassari: LandWorks.

L’associazione opera in luoghi storicamente e culturalmente rilevanti ma che oggi vertono in situazioni di degrado, decadenza ed abbandono e in cui le caratteristiche socioeconomiche sono in gravi difficoltà.

Luci in Miniera Argentiera

Ancora una volta, la realtà in cui vi voglio immergere, utilizza la cultura come metodo di valorizzazione e rigenerazione culturale, collaborando a stretto contatto con la comunità, con gli enti locali ma mantenendo uno sguardo oltre i confini nazionali.
La multidisciplinarietà è un’altro denominatore comune a queste realtà: unire diverse discipline e diversi professionisti del settore permette di sviluppare progetti eterogenei nei quali la cultura è vista nelle sue più svariate sfaccettature e usata come forma di interpretazione dei luoghi.

Ad esempio, i workshop organizzati dall’associazione LandWorks hanno un’approccio estremamente interessante nei confronti del territorio. Esso infatti viene percepito come un campo di sperimentazione operativo, nel quale la partecipazione è intesa nel senso pluridisciplinare del termine. Un territorio ricco di stimoli che possono generare input per rilanciare la comunità e il territorio stesso. Questi interventi pur essendo temporanei (8-10 giorni) hanno un obbiettivo a lungo termine, ovvero quello di incentivare e valorizzare, in via permanente, dei luoghi di interesse che possano abbracciare nuove visioni future in termini socio-economici. Il fine è quello di far si che siano in grado di diventare attrattori turistici. 

Il focus di oggi, e quello che più mi interessa raccontarvi, è MAR- miniera argentiera, in origine LandWorks Plus. Questo progetto che mi ha colpita molto, sia per la portata storica e paesaggistica del luogo ma anche per la sfida che l’associazione si è posta: riportare in vita l’antico complesso minerario, a quel tempo completamente abbandonato, diroccato e in disuso. 

L’Argentiera nasce come borgo dei minatori, una realtà autentica che rimase in vita fino al 1963. Oggi, questo luogo incredibile è quasi completamente spopolato, conta poco più di 50 persone: un territorio misterioso e quasi sconosciuto.

Negli ultimi anni sono stati fatti molti lavori di riqualifica ambientale e LandWorks, con il supporto del comune, è riuscito a ristrutturare alcuni vecchi edifici industriali trasformandoli in centro culturale. L’argentiera si presenta oggi come luogo di sperimentazione, grazie ad un approccio integrato di discipline e forme artistiche che diventano i driver della sua nuova identità.
Quella dell’argentiera è una progettualità che nasce dal basso, dove la comunità locale è posta al centro e co-progetta attivamente con l’associazione, diventano essa stessa parte integrante della produzione di uno spazio inclusivo e multiculturale.

Luci in Miniera Argentiera

Un luogo affascinate dove la memoria storica incontra l’innovazione e le nuove forme culturali/progettuali, offerte soprattutto grazie alla collaborazione con l’organizzazione Bepart, la quale ha permesso al progetto di essere esperibile anche attraverso la realtà aumentata 

P.S. L’intero progetto è stato sviluppato in collaborazione con l’organizzazione non profit Bepart, con il sostegno del Comune di Sassari e il contributo del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, del bando “Culturability” promosso da Fondazione Unipolis e della Fondazione di Sardegna.

I progetti di innovazione sociale proposti la LandWorks non sono solo questi ma sono di svariata natura: laboratori, residenze artistiche, mostre, eventi seminari e… chi più ne ha più ne metta.
Ma nonostante la grande varietà della sua offerta il progetto ha una qualità culturale estremamente alta.

Mi colpisce molto il forte legame che si innesta, in realtà come queste, tra turismo e cultura, una cultura che regala una valore che non si può compare, un’esperienza unica, memorabile che si sedimenta nella nostra mente e nel nostro cuore. Il territorio è un sistema complesso di valori e per farlo emergere serve lavorare sulla sua reputazione:

“ La desiderabilità dei territori è connessa ai fattori reali come l’utilità o l’usablità, ma è soprattutto connessa alla percezione della loro identità”
Buchanan, 1999

Vi invito a dare un’occhiata a tutto il grande lavoro che ogni giorno LandWorks regala alla sua terra.

Un vero atto d’amore. 

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2 comments

Nicoletta March 9, 2022 - 8:20 PM

Congratulazioni Francesca, gran bell’articolo. Mi ha colpito molto la frase: “una cultura che regala una valore che non si può compare, un’esperienza unica, memorabile che si sedimenta nella nostra mente e nel nostro cuore” con la quale sono completamente d’accordo.

Reply
Francesca Rossi March 14, 2022 - 1:32 PM

Grazie mille Nicoletta!

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