HYPERMAREMMA

Arte e territorio, due coniugi perfetti

by Francesca Rossi Minelli

 

Tre giorni fa ho fatto un sogno: ero in Toscana, nella Maremma,  camminavo sul lungomare incessantemente, pensando a cosa ne sarebbe stato di me e del mio futuro.
Dopo questo sogno, ho pensato all’ultima volta che sono stata in Maremma e i ricordi mi hanno completamente sommersa, perciò ho pensato che avrei dovuto parlarvi di un progetto di cui, in quell’occasione, mi sono follemente infatuata.

Partiamo col dire che fu un viaggio follemente bello: io, Letizia e Sofia, da Milano alla Maremma, andata e ritorno in 48h, una notte in campeggio (Camping Acapulco), in tre con una tenda da due. Tutto questo per Lui.

Oggi, con un pò di nostalgia, vi porto in un paesaggio stupendo, tra la Toscana e il Lazio, per un progetto nomade chiamato Hypermaremma. Il progetto nasce da un’omonima associazione di Promozione sociale fondata nel 2019 da Carlo Pratis e Giorgio Galotti, con l’obiettivo di riportare l’attenzione sull’area della toscana meridionale. L’obbiettivo è quello di invitare artisti contemporanei sul territorio per instaurare relazioni con il luogo e con le sue atmosfere, che dagli anni ’80 l’hanno resa una delle zone più attrattive per il turismo internazionale.

Anche questo progetto utilizza la cultura come forma di promozione e fruizione del territorio; un territorio affasciante, ricco di bellezza e grandi scenari, che viene esperito attraverso il coinvolgimento di arsiti contemporanei che instaurano un dialogo con  la sua storia e la sua identità. Il progetto diventa così l’unione perfetta per innestare processi e ricerche site-specific che possano donare nuovi punti di vista e nuovi approcci.

Sinfonia per Orci, l’installazione sonora di Michela de Mattei, 2021

Hypermaremma porta l’arte outdoor, non segue una  programmazione o un calendario coincidente al art world system, ma incoraggio una ricerca che vede l’arte come concetto molto ampio. Non viene promossa l’idea di un’opera in sé e per sé ma invita alla creazione di opere connesse al luogo e alla comunità ospitante.

Hypermaremma è nomade, cambia location e durante la manifestazione  del 2021 ha aperto un nuovo progetto ogni tre settimane. Inoltre, coinvolge una varietà di attori provenienti sia da istituzioni pubbliche che da luoghi privati, entrambi completamente lontani dai canoni degli spazi ospitanti eventi artistici.
Questa scelta non è oggi una novità assoluta, ma farlo bene è difficile!  Significa riuscire a comunicare con una comunità, a trasmettergli dei valori, dei pensieri; ma la cosa ancora più complessa è convincerli che questi interventi sono fondamentali per la nostra società e per la nostra nazione. Che dire, loro ci sono riusciti, e anche benissimo aggiungerei!

Un progetto incredibile, che riesce a conciliare spettacolo, bellezza estetica, comunità con progetti di grande spessore qualitativo, abbracciando target differenti con passioni molto variegate tra loro.

Hypermaremma station, Via Aurelia km 134,4

La sua partnership con Mercedes-Benz ha permesso si esperire il progetto in modo divertente, eccitane e con un pizzico di adrenalina; mentre l’hub di “ingresso “Hypermaremma station“, una vecchia pompa di benzina degli anni ’70,  ha permesso alla piccola realtà che oggi vi lavora (di prodotti caseari) “Fratelli Corso”,  di diventare, nei mesi dell’evento, luogo di infopoint in cui vendere gadget. (P.s. Io ovviamente ho comprato la loro t-shirt in collaborazione con RRUNA)

Il grande successo del progetto è arrivato con l’edizione del 2020, dove è riuscito a superare le difficoltà del periodo pandemico presentato un’opera che è divenuta la più visitata in Italia nel 2020: “Spazio Amato”.

Spazio Amato, Massimo Uberti, 2020

Un’opera che è riuscita nel suo intento, ovvero quello di ricreare un nuovo spazio all’interno di un contesto già visivamente codificato, quello delle “Terre di Sacra”. L’installazione luminosa di Massimo Uberti, considerata un lavoro di land art, è inserita all’interno dell’oasi naturalistica del lago di Burano, oggi gestita dal WWF, ed è nata come un’omaggio a un territorio tanto “amato” dall’artista.
L’opera diventa una descrizione quasi didascalica, straniante, in grado di aprire una riflessione in merito al territorio che l’ha ispirata e che la ospita. Un’opera poetica, elegante, di grande rispetto, un neon usato come traccia semantica, una fruizione di un’opera solitaria, proprio come la sensazione che abbiamo vissuto noi nel periodo nel quale è stata concepita.
Un ricordo, un momento, un attimo fuggente intrappolato in quelle undici lettere neon.

Hypermaremma è una realtà che, da come credo si percepisce, amo follemente!
La trovo innovativa, sperimentale e credo sia una modalità di promuovere la cultura e il territorio estremamente interessante e che può avere grandi sviluppi futuri. 

Io consiglio di fare questa esperienza, perchè è incredibilmente coinvolgente e di grande stimolo riflessivo.

Hypermaremma è fondata da:
Carlo Pratis
; Giorgio Galotti
 e Matteo d’Aloja

Main Sponsor 2021
Mercedes-Benz, MAG

Partners 2021
K-Way, Superga, Vulcano, Terre di Sacra, Terme di Vulci, Terenzi, /arGINtario/, Artshell e RRUNA, La Raminga

@hypermaremma

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