DOVNEON: TRA IL SEXY E L’INCONSCIO PIÙ PROFONDO

by OTTN

Untitled, David Stenbeck

Continuiamo il nostro viaggio! Oggi alla scoperta di un mondo surreale, di paesaggi onirici, quelli che si celano nel nostro inconscio più profondo. L’artista che ci accompagnerà è David Stenbeck, forse a te conosciuto come Dovneon. Hai mai visitato la sua pagina Instagram? Bhè, io l’ho conosciuto tramite quella mesi fa, mentre stavo guardando  delle immagini  e sono rimasta attratta da un suo lavoro, che trovo davvero meraviglioso, quindi ti consiglio di visitare il suo account perchè è fenomenale (oramai avrai capito come per me Instagram sia una piattaforma fondamentale per ricercare ispirazioni e nuove promesse).

Untitled, David Stenbeck

David è un artista svedese fortemente concettuale e altamente visionario che crea, attraverso software 3D, situazioni ed immagini complesse dove l’interazione con diversi elementi visivi ne fa da protagonista. Più precisamente il suo lavoro è basato su “Cinema 4D”( un particolare software 3D ) e “Corona Renderer” che permette di renderizzare le immagini create in precedenza: sono programmi grazie ai quali si può ottenere una creazione quasi esatta di quello che la nostra mente inventa. Assolutamente incredibile! È forse questa la strada futura dell’arte contemporanea? Oppure è semplicemente una tipologia che piace molto al popolo di Instagram e che ne permette una diffusione enorme? (Ti ricordi l’Intervista a Michele vero?).

Un’arte distante dalla tradizione ma che sfrutta al meglio l’evoluzione tecnologica che sta permeando il nostro mondo, chissà cosa direbbe Van Gogh che improvvisamente si ritrova intrappolato in una sua immagine come una sorta di icona pop… È una provocazione quella di David? Forse Van Gogh oggi è un’artista talmente conosciuto e quasi sterotipico che ha perso la sua valenza di “pittura alta” e forse è arrivata nella mente e nel cuore di tutti quasi come fosse un’icona consumistica del giorno d’oggi? Lascio aperta la riflessione…

Untitled, David Stenbeck

Oltre ad essere un fotografo, Stenbeck è anche un grafico, un creatore, un poeta che cerca di rendere vive le sue idee trasportandole in situazioni extraterrestri e surreali: immagini  metafisiche e ipnotiche di corpi che si intrecciano tra loro e creano relazioni ultra-terrene. Il suo mondo è fatto di materia, di consumismo, ma allo stesso tempo di magia e suggestione. Un’estetica dove, come avrai notato, il corpo umano è associato alla funzionalità di un linguaggio assolutamente irrazionale: il risultato che ha ottenuto sul suo account è un mood visivo accattivante, gioioso e di altissima personalità. Sono immagini che si nutrono di arte e che fuoriescono per lasciare un segno nel nostro inconscio, ci attraggono e non possiamo farne a meno. In effetti a farmi appassionare ai suoi lavori sono stati soprattutto i colori così brillanti, fluorescenti e abbaglianti  che caratterizzano la sua palette. 

Untitled, David Stenbeck

Ma poi… tutto questo rosa? Troppo meraviglioso! Un colore che per David rappresenta la più forte tonalità attrattiva ed emotiva,  implicitamente ed esplicitamente sexy allo stesso tempo. Stenbeck lavora specialmente con il capo femminile, forse perchè talmente canonizzato nella nostra cultura che cognitivamente riusciamo a percepirlo in maniera “oggettiva”. Credo sia difficile riuscire a ottenere lo stesso effetto utilizzando una figura maschile, è brutto da dire, ma è così! 

Untitled, David Stenbeck

Il suo linguaggio è definito e riconoscibile e attira sicuramente i nuovi millenial ad avvicinarsi al mondo dell’arte. Le luci, i neon, gli ologrammi sono sicuramente i protagonisti di quella che in realtà è una ricerca storico-artistica molto profonda: il rapporto fluorescente-non-fluorescente è una variazione in termini moderni del chiaroscuro utilizzato da Caravaggio e fattore di disturbo per la composizione dell’immagine stessa. Una personalità pop, colorata e a tratti un pò “vaporwave” che caratterizza la sua creatività dirompente  e che cerca di giocare sulle emozioni associate alle masse che si innalzano all’interno della cultura pop: tutti noi abbiamo un ricordo di cosa sia la luce del sole, il primo bacio, la solitudine, il nostro riflesso nello specchio. 

Untitled, David Stenbeck

Un filosofo delle immagini che prende la nostalgia come musa e che ci propone un lavoro dove possiamo, anche per un breve istante, ritrovare noi stessi.

E tu riesci a ritrovare qualche lato di te nei suoi lavori?

Francesca Rossi,

@OTTNProjects

#BrilloBlog

P.s. Questa settimana il team si trasferirà a Lecce! Seguiteci sui nostri canali social.

 

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