Come vi ricorderete il mese scorso ci siamo seduti nel backstage di Rebel per una chiaccherata con l’unico e solo San Proper. Dopo avervi mostrato i momenti più pazzi e divertenti nel clip di qualche settimana fa eccoci oggi con l’intervista completa, che fa ridere lo stesso ma offre un panoramica più completa sul genio e la follia del producer di Amsterdam. Non perdere tempo è tutto dopo il salto!
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Ciao San presentati a i nostri lettori…
Yo! Il mio nome è Professor, Signor, Re dei Re San Proper. Arrivo da Amsterdam e produco musica. Sono specializzato in house e techno ma ho anche una forte passione per la disco music. E le ragazze.
Perfetto! Allora chi meglio di te può dirci com’è lo stato attuale del clubbin ad Amsterdam
Allora ad Amsterdam abbiamo questo club fighissimo che si chiama Trouwg. Ho un tatuaggio con il logo, te lo faccio vedere…( si spoglia). Adoro questo locale ed abbiamo molti altri buoni club in città. Ci sono tante informazioni ed input che arrivano e partono da Amsterdam ma purtroppo c’è anche un altra lato della medaglia.
In che senso?
Nel senso che tantissimi artisti di ogni tipo dal reggae alla techno passando per il rap vengono ad Amsterdam per testare il loro live show perché qui la gente è molto schizzinosa seriosa ed esigente. Comunque ti dico che si, io sono un prodotto di Amsterdam e ne sono fiero ma se pensi che io sia il tipico olandese ti spacco i denti.
Ah ok
Davvero ci piscio su gli olandesi e sulla scena dance olandese ma piscio anche su di me. Piscio troppo mi sa.
Davvero?
No dai seriamente c’è un sacco di gente fortissima che arriva da Rotterdam e Amsterdam: Dekmantel, Rush Hour, Red Lab Records, Tom Trago e quel tipo come si chiama…non ricordo…ah si San Proper!!

Il nostro staff ed il Dr Proper vi salutano.
San consigliaci qualche spot ad Amsterdam non solo per fare clubbin
C’è questo bar ristorante fantastico, si chiama Cannibale Royale. Il cibo è fantastico e le tipe che lavorano li sono fantastiche. E’ anche vicino a casa mia. Poi non so se siete fra quelli che fumano erba, li vicino c’è un coffee shop niente male. Stone cafe’ o qualcosa del genere. Si il nome non è originale ma hanno prodotti di qualità. Io non fumo figurati…però intanto che siete li potete passare da me.
me lo segno allora
Si dunque per chi vuole venire a fare un tour di Amsterdam mi chiami al XXXXXXXXXX o mi scriva a sanproper@gmail.com. Ti serve un tour boy? Sono io il figlio di puttana che stai cercando!
Senti cosa ne pensi di quello che sta succendo al Dekmatel, per noi è un delle cose migliori che stanno accadendo in Europa. Tu cosa ne pensi?
Cosa ne penso? Penso che suono spesso in tanti festival, ma ti si assicuro che loro sono i cazzo di numeri uno. Non solo perché sono miei amici, non solo perché hanno un line-up fighissima ma proprio perché hanno il giusto approccio. Non dodici palchi ma quattro, una scelta consapevole della lineup…voglio dire è anche pulitissimo! Più di casa mia!
Ci racconti un po di “Italo Elite” la serata che organizzavi ad Amsterdam che è diventata praticamente un culto?
Wooow certo che si! Era un party stupendo che organizzavo insieme a Tom Trago ed altri due ragazzi, Lupe e Martin Duvall, al Club Up di Amsterdam. E’ stata un esperienza stupenda purtroppo avevamo tutti un ego enorme al tempo e alla fine siamo esplosi come i Beatles. Comunque è stato bellissimo abbiamo messo sulla mappa un suono che ad Amsterdam non aveva spazi ed abbiamo fatto incontrare tante scene diverse in quella serata: quella gay con quella dei disco lover e dei club kids. E comunque io e Tom Trago siamo ancora amici e ci piace suonare spesso insieme.
Dai raccontaci un po del tuo rapporto con Tom Trago
C’è poco da dire in realtà, è uno dei miei migliori amici ed uno dei migliori produttori ad Amsterdam e probabilmente nel mondo. Sta spingendo la faccenda oltre i confini che conosciamo e sono molto, molto orgoglioso di lui.
San salutiamoci con un classicone: su che stai lavorando ultimamente?
Sto lavorando ad un serie di progetti per due label, una giapponese ed una italiana di cui al momento non posso dirti troppo. Ho una collaborazione con Riccardo Villalobos che sarà fuori fra poco ed un altro paio di progetti con la mia label personale la “Proper’s Cult” che ormai è in rampa di lancio. Ho paura che saturerò il mercato ma d’altronde sono un musicista e questo è quello per cui vivo e quello per cui creperò.