5 QUESTIONS: COLLETTIVO HMCF

by Ricky FK

Torniamo a parlare del Collettivo HMCF in occasione del loro settimo compleanno. Ci sarà un party ricco di live e poi Go Dugong ed Elisa Bee per tirare tardi nel modo migliore. Tutto quello che dovete sapere per non perdere un attimo della serata di Venerdì 10 all’Arteria di Bologna lo trovate qui. Dopo il salto invece abbiamo chiesto ai ragazzi del collettivo com’è cambiata Bologna in questi sette anni, i loro ascolti, la tradizione delle radio molto radicata in città, i consigli per il futuro per ascoltare buona musica e realizzare un buon festival.


Spiegateci cos’è successo in quell’autunno del 2009, chi e quanti eravate, come avete sviluppato i primi contenuti per la web radio. La musica è stata l’inizio di tutto?

Nell’autunno del 2009 stavamo scalpitando. Nel senso che avevamo voglia proprio di fare. Io avevo 17 anni e ascoltavo un sacco di radio. Ascoltavo radio e compravo dischi. Tutto il giorno. Purtroppo non ci veniva data la possibilità di avere una trasmissione perchè servono “gli sponsor” in pratica trovi uno che paga per farti fare un programma radiofonico. A livello locale, ma non solo, funziona così purtroppo. Quindi ricercando nuovi strumenti sul web siamo stati in grado di portare il servizio di web radio e web tv in città, utilizzando una piattaforma americana e cercando di svilupparne una nostra. Ora questa cosa sembra semplice, nel 2010 le persone non avevano idea di cosa si trattasse.

Sempre ripensando al passato, che musica ascoltavate? E oggi ? Bologna in dieci anni tra locali e concerti è cambiata?

Noi veniamo da background molto differenti e tutto sommato ci siamo influenzati a vicenda. Chi arriva dal mondo hip hop ora ascolta musica elettronica, chi viene da musica elettronica ascolta ora musica indie, chi viene dall’indie invece ora non ascolta più musica. Scherzi a parte ci sono varie influenze, non esiste un genere preferito. A Bologna una volta erano certe due cose: la scena indie e quella hip hop. Ora nessuna delle due è più una certezza ahimè.

Presentateci i gruppi che si esibiranno prima di Go Dugong e Elisa Bee, quanta importanza nel vostro progetto ha la musica live?

Suoneranno 4 gruppi interessanti. I The Groovy Guys sono hip hop con la band, non si esibiscono spesso ma credo stanno tornando con qualcosa di nuovo. Fanno muovere il culo. L’Edera arrivano da Parma e hanno trovato una chiave pop cantautorale che potrebbe dar loro molte soddisfazioni. I Baseball Gregg sono un gruppo fantastico con una musicalità originale e un mood che fa di loro qualcosa di fantastico. Per concludere i Regata che sono una potenza, tipo che fra 1 anno riempiranno tutti i club Italiani.

Sappiamo che supportate artisti come Maiole, Osc2x, il recentissimo I miei migliori complimenti, che artisti ci consigliate di ascoltare in questo 2017 e che cosa avete in cantiere voi come Collettivo.

https://www.youtube.com/watch?v=8SDfSnYsNVM

Noi ci muoveremo con i nostri ragazzi come sempre, se posso segnalarti progetti altrui spero in un gran disco di Godblesscomputers perchè un pochetto lo stiamo aspettando e pensiamo che Giorgio Poi debba vincere Sanremo per le prossime 50 edizioni.

Ultima delle nostre five questions: siete in prima linea per la costruzione di un festival in città…Bologna avrà il suo Boachella finalmente ? Cosa ne pensate dei festival italiani, avete riferimenti o preferenze in base ad esperienze passate ?

Costruire un festival non è facile. In una città come Bologna o anche in altre questo non lo sappiamo, non è solo una questione di soldi ma di professionalità e politica. Bisogna saper parlare con tante persone e detta così lo so, suona malissimo ma è la verità. In Italia ci sono cose molto molto belle e anche cose venute un pochetto giusto per dire di aver fatto un festival. Noi ci mettiamo in gioco per fare una cosa molto bella, perchè se devi fare un festival pur di farlo sicuramente lo capisci già prima.

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