BACKSTAGE DI “ANOTHER PINK” EP DEI WHITEY BROWNIE

by Ricky FK

Whitey Brownie è un giovane trio che inizia a collaborare nel 2014 grazie all’amore per la black music in tutte le sue sfumature, dal funk all’hip hop, un forte richiamo all’RnB contemporaneo e neo-soul. “Another Pink” è costituito da cinque tracce accomunate da un sound morbido, liriche semplici, ritmiche ricercate e minimali, fino ad una produzione volutamente priva di “effetti speciali” che punta ad evidenziare uno dei punti di forza del gruppo: l’esibizione live. Abbiamo chiesto al gruppo di raccontare come sono nati i pezzi di “Another Pink”, ecco il loro backstage.

Another Pink:

E’ la sintesi di mesi di lavoro passati in sala prove, sempre ed in continuo aggiornamento con  Rest In Press, la nostra etichetta, che ha voluto seguire fin dall’inizio ogni passo di questo Ep, supervisionando ogni piccolo passo e, volta per volta, dandoci le giuste indicazioni per proseguire.  In questo, abbiamo avuto la fortuna di incontrare un producer come  Pantu , che ci ha lasciato molta libertà durante la fase di creazione, facendoci esprimere  nel modo più libero possibile, andando ad intervenire solo in alcuni, ma importanti,  momenti . Questo ci ha fatto sentire a nostro agio, sicuri, facendoci lavorare serenamente durante tutti questi mesi, il risultato è un Ep che ci rappresenta molto… Un bellissimo lavoro di squadra. 

Green: 
Il brano che apre il nostro Ep è in realtà nato diverso tempo fa, quando la band era ancora un quartetto, poi completamente stravolto armonicamente e ritmicamente quando siamo diventati trio. L’idea era quella di mantenere un loop armonico per quasi tutto il brano, sul quale la batteria cambia, andando ad evidenziare così le varie sezioni (verse, chorus). Il testo di Micol, viene riassunto nel titolo stesso con un unico colore, il verde… Avrete notato che siamo molto legati ai colori.

 

Never:
Il secondo brano dell’Ep ed il nostro primo singolo. Giro di synth e il ritornello sono la prima cosa che abbiamo scritto di questo brano, il resto è venuto da sé in maniera molto spontanea.  Originariamente la traccia era molto più veloce, è stato Pantu a suggerirci di rallentarne il tempo, dopo aver ascoltato la nostra prima bozza. Ci siamo subito resi conto che la scelta funzionava, il brano aveva acquistato una nuova identità, una certa solarità e questo ci piaceva molto. La traccia è stata subito scelta come singolo.  In questo, come anche in “As You Like”, abbiamo inserito una parte strumentale molto più jazz, un modo per omaggiare una delle nostre tante influenze, gli “Hiatus Kaiyote”. 

As You Like: 
Un altro brano nato tempo fa, poi riadattato per la nuova e più ridotta formazione. Questo però, a differenza di “Green”, è rimasto piuttosto fedele rispetto alla versione originale. Siamo partiti da quello che è l’intro, con gli accordi di synth, il basso e la batteria hip hop, per poi cambiare improvvisamente in swing. Cambiano gli strumenti, cambia il ritmo ed il testo passa da inglese a italiano. Il titolo del brano dice tutto, facciamo ciò che ci piace.

 

Carillon:
Inizialmente era un loop dimenticato sul pc di Alessandro Pollio, lo abbiamo ripreso e sviluppato. La linea di basso synth e l’armonia erano già presenti, quindi abbiamo lavorato di più sull’arrangiamento, sui suoni di batteria e sul testo. Siamo molto affezionati a questo brano, per diversi motivi, ma soprattutto per il testo di Micol, così intimo e personale… è un brano che riesce ad entrare nel cuore di chi ascolta. E poi, Carillon è uno degli ultimi brani che abbiamo scritto prima di entrare in studio, è quindi un po’ per noi la sintesi di questo progetto, perché in esso viene racchiuso il percorso di un anno. Non solo, segna per noi nuove prospettive ed è già stato scelto da Rest In Press come secondo singolo estratto da questo Ep, stiamo infatti lavorando già al suo video clip.

 

Clouds:

Volevamo iniziare ad utilizzare dei suoni percussivi più elettronici, così abbiamo scritto questo brano pensando a una vera e propria traccia prodotta. Le parti strumentali di questo brano, infatti, sono suonate con synth e drum pad dal groove trap, mentre le parti con la voce rimangono nettamente più “acustiche”, una scelta presente in tutto l’Ep e che tende a valorizzare le nostre qualità live. Una linea di produzione che come band abbiamo subito condiviso e che viene finalizzata da un ottimo lavoro di editing e mix.

 

 

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